La riforma della grammatica di Gianni Rodari
Il Professore
Grammaticus, un giorno decise di riformare la grammatica. (..)
"Facciamo due
categorie sole: gli aggettivi simpatici e gli aggettivi antipatici.
Aggettivi simpatici:
buono allegro, generoso, sincero, coraggioso. Aggettivi antipatici avaro,
prepotente, bugiardo, sleale, e via discorrendo".
La storia
finisce che la riforma non si fa, però a me ha dato lo spunto per parlare di
quello che in psicologia si chiama “etichettamento”.
Succede che
quando un adulto definisce il figlio in una categoria (cattivo, buono, bravo,
capriccioso...) commette un errore.
Sia nel bene
che nel male, infatti il bambino piccolo tenderà a conformarsi con l’etichetta
che gli si è stata affibbiata, a grande discapito dell’evoluzione della propria
personalità.
Una bella
frase dice che “L’infanzia è fatta di conquiste, ciò di cui un bambino ha bisogno è
una guida, non un giudice”.
Nei seminari
che faccio sulla genitorialità, spiego sempre questa cosa; per quanto diverso
dal nostro possa essere il punto di vista di un figlio, abbiamo l’obbligo e il
dovere di prenderlo sempre in considerazione.
Per quanto
sia complesso a volte avere a che fare con le loro ragioni, è importante
ricordare che i nostri piccoli uomini e le nostre piccole donne, hanno la loro
persona, che va comunque compresa e rispettata.
Stiamo ben
attenti al linguaggio che utilizziamo, perché a volte le nostre parole dette
con rabbia o per stanchezza possono risultare “tossiche” e avvelenare, a lungo andare,
il nostro bambino/a.
Quando fanno
una marachella, infatti, è opportuno circostanziare il problema a quel
determinato accaduto, senza tornare nel passato ad altre marachelle che hanno
fatto, e cercare insieme una soluzione.
“Sei un disastro! Sei cattivo! Non sei come
tuo fratello/sorella che è più bravo di te…”, sono tutte affermazioni che
sminuiscono e avviliscono il bambino e lo mettono al pari del suo
comportamento.
Separiamo
sempre l’identità di chi compie una determinata azione dal suo comportamento.
Non “Sei
cattivo!” ma “...hai avuto un comportamento scorretto!”
Sono infatti
i comportamenti che vanno educati e indirizzati, non l’identità del bambino,
che in quanto genitori siamo chiamati ad accettare così come è.
Non a caso il nostro lavoro di genitori è quello
di Amare Incondizionatamente i nostri figli.
Evitiamo
etichette, limitiamo le categorie, amare senza condizione il nostro “operato”!
Sono
d’accordo, sapere dare Amore Incondizionato ai propri figli, spesso è la cosa più
difficile che ci possa essere.
Spesso la
stanchezza, lo stress, la mancanza di energie, ci spinge a scorciatoie che sono
deleterie.
Il risultato
è disequilibrio, mancanza di armonia, affaticamento, poca produttività.
L’amore
incondizionato, infatti, non può sempre contare sulla direttiva dell’istinto.
La grande
conquista dell’uomo, però, è quella che può “studiare”, apprendere e modificare
il proprio comportamento, quando il vecchio non porta a esiti desiderati.
Se siete
stanchi e spesso le varie incombenze suscitano ansia e angoscia, è venuto il
momento di prendersi un po’ di tempo per se, per riacquistare fiducia nelle
proprie capacità.
Se neanche
questo vi fa stare meglio, e il vostro umore si ripercuote su quello dei figli
e della famiglia è il caso di contattare uno specialista. A volte basta poco
per far di nuovo funzionare le cose.
Figli felici
sono il chiaro sintomo di una famiglia felice!
Saper costruire una relazione equilibrata e serena, in cui nonostante le sane scaramucce vige un clima di fiducia e di rispetto reciproci è stare in una famiglia felice.
Per saperne
di più sulla genitorialità non esitate a contattarmi.
A mercoledì
prossimo con un’altra fantastica avventura nel mondo della lettura.
Essere bravi genitori è forse la cosa più bella e più difficile che esista. Grazie Barbara per i preziosi consigli che ci dai
RispondiEliminaUna massima che tengo sempre a mente da quando sono diventata mamma è che "Avere figli fa di noi un genitore non più di quanto avere un pianoforte faccia di noi un pianista!".. quindi come in tutte le "faccende" di vita complesse, per usare le parole di Clarissa Pinkola Estes, bisogna imparare! buon fantastico viaggio!
RispondiEliminaHo avuto la fortuna di partecipare ad uno dei tuoi seminari dove questi temi vengono approfonditi in maniera piú dettagliata.Sicuramente un valido aiuto per tutti i genitori.Brava continua cosí!!
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