PRIMAVERA di Gianni Rodari da filastrocche lunghe e corte
Conosco una
città
dove la primavera
arriva e se ne va
senza trovare un albero
da rinverdire,
dove la primavera
arriva e se ne va
senza trovare un albero
da rinverdire,
un ramo da far
fiorire
di rosa o di lillà.
di rosa o di lillà.
Per quelle strade murate
come prigioni
la poveretta s’aggira
con le migliori intenzioni:
appende un po’
di verde
ai fili dei tram, ai lampioni,
sparge dei fiori
davanti ai portoni
(e dopo un momentino
se li prende il netturbino…)
ai fili dei tram, ai lampioni,
sparge dei fiori
davanti ai portoni
(e dopo un momentino
se li prende il netturbino…)
Altro da fare
non le rimane,
non le rimane,
per settimane e
settimane,
che dirigere il traffico
delle rondini, in alto,
dove la gente
non le vede e non le sente.
che dirigere il traffico
delle rondini, in alto,
dove la gente
non le vede e non le sente.
Di verde in
quella città
(e dirvi il suo
nome non posso)
ci sono soltanto i semafori
quando non segnano rosso.
ci sono soltanto i semafori
quando non segnano rosso.
Oggi non si
accende la televisione, banditi i giochi al computer, i solitari e le varie
connessioni con gli Universi virtuali.
Oggi si esce,
anche se il tempo non sta' regalando il sole che vorremo! Non importa, con gli
ombrelli alla mano, ricordiamoci che oggi è primavera, e con la Primavera non si sta davanti agli schermi luminosi, il cielo lo si vede da
vicino.
Si spiega ai
bambini, i cicli delle stagioni, che un inverno, porta
con se i germogli di una nuova pianta. La natura si comincia a risvegliare dal
suo letargo, ed è pronta a rifiorire di nuova vita.
I momenti
brutti seguono sempre i momenti belli, fa parte della ciclicità della vita.
Si dice loro
che oggi è l’equinozio, il tempo di luce è uguale al tempo di buio.
Mi viene da
pensare che sarebbe bello fare qualcosa con
la terra.
A Garbatella, per esempio, nel quartiere in cui vivo, esiste il parco degli “Orti Urbani” e i bambini hanno la
possibilità di curare alberi e piante.
Mettiamo in
agenda tra le mille attività che spesso costringiamo i nostri figli a svolgere
(io in primis) che il tempo per la cura
di qualcosa deve far parte del nostro caotico quotidiano.
Iniziamo a
prenderci cura del quartiere in cui stiamo, di quella poca e rara natura che ci
circonda.
Proviamo a
farlo insieme ai nostri figli, per non avere più città in cui il verde è solo
quello dei semafori quando, per giunta, non segnano rosso.
Oggi è un buon
giorno per avvicinarci alla cura. Che sia per una pianta, che sia dare da
mangiare ai gatti sotto casa o fare un nido per gli uccelli.
Tutto può
partire da giornate come questa!
Occhi al cielo quindi e mani sulla terra, buona
Primavera
a tutti!
N.B.
Per rigore di cronaca, sappiamo bene che gli attuali studi riportano la data di inizio primavera al 20 marzo e non più al 21, ma ci piaceva rimanere ancorati alla famigliare data di oggi, che coincide casualmente con l'uscita della nostra Rubrica del mercoledì.
fedeli anche all'idea che ogni giorno è buono per fare qualcosa di nuovo!
Io per fortuna a differenza del buon rodari,pur abitando in cittá,ho sempre avuto una bellissima villa vicino:villa panphili(sono di monteverde),e di conseguenza fin da bambino ho visto la primavera rifiorire in tutti in suoi colori,senza andarli a cercare sopra i fili dei tram.ma só che non tutte le zone sono uguali e che spesso il contatto con la natura va cercato.comunque concordo col coniugare l'arrivo della nuova stagione ad un nuovo progetto.bell'imput
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