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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

“Il giovane gambero” di Gianni Rodari da Favole al Telefono

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Il Coraggio dell' Essere Autentici “Un giovane gambero pensò “Perché nella mia famiglia tutti camminano all’indietro?Voglio imparare a camminare in avanti, come le rane, e mi caschi la coda se non ci riesco”… Tutto si può imparare, se si vuole…. E fece una magnifica corsetta in avanti. “Figlio mio, scoppiò a piangere la madre … torna in te… cammina come tuo padre e tua madre ti hanno insegnato, cammina come i tuoi fratelli che ti vogliono tanto bene…. Il padre lo stette a guardare severamente per un pezzo poi disse “Basta così… vattene e non tornare più indietro… Il suo passaggio destò subito la sorpresa di un crocchio di rane… “il mondo va a rovescio” … “Non c’è più rispetto” … “Ohibò, ohibò”… A un certo punto si sentì chiamare da un vecchio gamberone dall’espressione malinconica… “Anche io quando ero giovane, pensavo di insegnare ai gamberi a camminare in avanti. Ed ecco che cosa ci ho guadagnato: vivo tutto solo, e la gente si mozzerebbe la lingua piu

“La caramella istruttiva” di Gianni Rodari in Favole al Telefono

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Quando imparare è facile! “Sul pianeta Bih non ci sono scuole, si studia a casa. Non ci sono libri ma liquidi di ogni colore che se bevuti fanno imparare le varie materie. Alcuni bambini fanno i capricci lo stesso, altri, i più diligenti e golosi, si alzano la notte a rubare fino all’ultima goccia, per esempio, la storia-granatina e diventano così sapientissimi”. Ho letto questa storia e ho subito pensato a quanti bambini fanno fatica a studiare. La mia convinzione profonda sta nel fatto che se un bambino e sereno e tranquillo e la scuola è un  posto dove si sente a suo agio tutta questa difficoltà non dovrebbe esistere. È fondamentale un educazione che educhi proprio all'educazione . È importante che il bambino capisca fin da subito l’importanza e la meraviglia di sapere. E questo si può fare utilizzando il suo linguaggio, che sia di gioco, che sia principalmente divertente. E’ assolutamente possibile farlo. Ci vuole solo pazienza. Tanta.

Brif, bruf, braf di Gianni Rodari da Favole al telefono

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La felicità di essere al mondo “Due bambini stanno giocando in un cortile e parlano tra di loro una lingua incomprensibile, soprattutto per le orecchie degli altri. Un signore e una signora vicino a loro, li ascoltano e mentre la signora pensa a quanto siano schiocchi, il vecchio signore le risponde che invece ha capito tutto. Nel loro linguaggio esprimono la felicità di essere al mondo”. Bellissima storia, importante, ci parla a più livelli e di tante cose. Complicità, tristezza, positività, non per ultimo degli adulti che non hanno dimenticato il loro essere bambini. Complicità: C’è n linguaggio speciale che capiscono solo i due ragazzini. Questo è quello che può definirsi anche intimità. Condividere con altri degli aspetti di se privati e unici. Tristezza: Ho messo tristezza perché associo un sentimento di questo calibro alla presenza di giudizi sprezzanti e taglienti. In questa storia, la signora rappresenta la parte che non

Il sole e la nuvola di Gianni Rodari da Favole al Telefono

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Generosità e Avarizia Questa storia più o meno fa cosi… C’era una volta Il sole che viaggiando alto in cielo gettava i suoi raggi in tutte le direzioni. La sua generosità era talmente grande che tutti ne godevano appieno e non c’era acino d’uva che non prendeva la sua parte. Una nuvola lì vicino, dal carattere temporalesco, borbottava e tra se “lascia, lascia che tutti ti derubino: vedrai come ti ringrazieranno, quando non avrai più niente da farti rubare…” Alla fine della giornata il sole si accorse che nonostante avesse dato via i suoi raggi a milioni, li aveva tutti ancora con se. La nuvola per la sorpresa si sciolse in grandine. Il sole felice si tuffò nel mare del tramonto. Questa è una storia di generosità e di avarizia… e tra i due è chiaro chi “vince”. Da genitori bisogna saper educare alla generosità , che richiama il concetto di abbondanza, che è il sentirsi appagati di qualcosa che si fa, senza pensare ad una ricompensa finale, solo

“Filastrocca per Susanna” di Gianni Rodari da Filastrocche lunghe e corte

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Filastrocca per Susanna, le piace il latte con la panna, le piace lo zucchero nel caffè tale e quale come me, le piace andare in bicicletta: quando va piano non va in fretta; quando va in fretta pare un gattino, non le manca che il codino. Di ordini lei ne ha Uno di qua e l'altro di là: se li porta sempre in testa con due nastri per far la festa. Sono due nastri rossi e blu. Chi è Susanna? Sei tu, sei tu! “Filastrocca per Susanna” è troppo carina. Susanna può essere una bambina come ce ne sono tante altre ma l’osservazione e la cura dei dettagli nel descriverla mostra in verità quanto speciale sia proprio “questa” Susanna. L’aspetto che mi piace è nella tenerezza, il suono che ha la dolcezza delle parole musicate dall’amore. Susanna è nostra figlia, nostro figlio, ogni volta che lo guardiamo e proviamo “semplicemente” quella grande fitta d’amore per la sua intera esistenza. Non è raro che capiti di non apprezzare il moment