La Principessa che credeva nelle favole 3/4
IL CAMBIAMENTO
La principessa a questo punto è spaventata!
Ha paura di perdersi nel cambiamento e nel nuovo!
Ha lasciato il suo castello, le sue certezze di sempre, la famosa
gabbia d’oro.
Ha lasciato il suo bel principe azzurro, che in realtà non
era così azzurro, ma comunque conosciuto!
Il cuore vuole che torni alla sua vita di sempre. Lo
spavento cerca in tutti i modi di trattenerla invece che lasciarla andare.
Ma lei è comunque una ragazza coraggiosa e sfida la sua
stessa paura.
Decide di andare avanti!
Compie un passo diverso dai suoi soliti passi; comincia a cercare
la verità!
E questo (come tutte le ricerche) comporta un camminare
verso sentieri che non si conoscono.
Le favole non si avverano perché spesso nella testa si ha il
titolo di una favola che non è una vera favola.
Al contrario le favole si realizzano. Possono però essere
diverse da come le si può intendere in un primo momento.
Ognuno deve trovare
da solo il proprio cammino.
“Il lieto fine aspetta
lungo il sentiero!” esclama il saggio gufo.
La principessa comunque è spaventata: “Ho paura di non
essere abbastanza forte… Diventerò troppo debole… non riuscirò ad andare avanti…”
Il suo maestro è pronto a sostenerla:
“Al contrario se superi numerose traversie, hai maggiori opportunità di
rafforzarti”.
“Nessuno si è mai sognato di dire che cercare la verità è facile”.
“Dovrai essere molte cose diverse: esploratrice, navigatrice, pioniere e
chissà che altro…”.
“Il sentiero attraversa zone a dir poco impervie…”.
Il primo pensiero di una principessa che si rispetti è il
raccontarsi la vecchia favola di sempre, “E poi arriverà un principe che
mi salverà...”
Ma la nostra è una principessa un pò
diversa dalle altre, troppo coraggiosa, e cosi che lascia perdere l’idea di
essere salvata e parte finalmente da sola!
Tra qualche giorno l’ultima parte!
coraggiosa la nostra principessa.spesso le favole piú belle sono quelle che nessuno ci ha mai raccontato.la felicitá a volte puó avere ragioni e percorsi lontani da quelli che ci hanno insegnato,ma che il cuore conosce benissimo.grazie dottoressa aspettiamo il seguito
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